domenica 8 dicembre 2013

Anesthesia

Fanculo Cortes, ammazza qualche culo blu da parte mia. Nathan Snow. Probabilmente i resti del tuo cadavere sono sparsi in qualche campo di battaglia. Hanno bruciato una donna stamattina. Ammazza. Fanculo. Mi è ricapitata tra le mani la tua lettera. Mi dispiace di averti tirato un cazzotto, al saloon, anzi no, non è vero, sto solo cercando di essere gentile. Quel cazzotto te lo sei meritato tutto, sia tu che quell'altro predicatore drogato, amico tuo...come si chiamava? Lui come sta? Hai ancora gli occhi per leggere, li hai no? o la scheggia di qualche bomba a frammentazione te li ha maciullati? Spero di no, avevi dei bei occhi, quando non erano vuoti. - La lettera di Snow si accartoccia tra le nocche pallide e lattiginose. Stringe i denti. Morde le labbra, se le spacca a unghiate. Le viene da piangere. Lo sta già facendo da un pò di tempo. Non è la ferita. Non è la ferita. Non è la lamiera di metallo nello stomaco. Quando non erano vuoti, erano begl'occhi. 
Trattati bene Snow e smettila di provocare il 'verse intero aspettando che ti crolli sulle spalle, sei troppo più forte e non è colpa tua ne della guerra. Trema, smascella, trascina le coperte al petto. Le scosta. Suda freddo. Ci ripensa. Spinge le gambe contro il letto. Scava con i piedi nel materasso. Marshall Lee è irregolare come i lividi, ti fracassa la pelle, non era un sogno. Non era un sogno, il bacio non è un sogno - ci riflette mentre fissa l'incavo delle braccia annerite. Il dolore, ne sentirai tanto. Gli occhi spalancati si arrampicano sul soffitto sfaldato in mille crepe, serpenti di intonaco scollato. O forse è lei che si sta spaccando, o sono le ossa e i tendini. Le fitte soffiano dentro i fasci di muscoli. Lo stomaco brucia, come se avesse inghiottito una stella. E' un incendio devastate, rosso, pulsa come le onde di un torrente. La seconda lettera è di Zoe. Ha smesso di piangere per Nathan Snow. Singhiozza. Le lettere confuse scritte dalla chimica, le hanno spalancato la bocca in mille smorfie; severità, tenerezza, disgusto, diffidenza, amarezza. Ogni sorriso sporco di sangue è stato trapassato da spilli infernali. Preme le dita contro lo sterno con una tale forza che è costretta a tossire di colpo. La testa esplode, dentro ci sono Santiago, Jesse, Cristobal, Eivor. 

Un commilitone le ha portato una delle due shell dholl. La afferra, ci impiega esattamente quindici minuti per portarla contro il fianco e altri sette per levare la sicura. Non riesce neanche ad ammazzarsi. Non può ammazzarsi, è poco tattico, doveva farlo prima. Il sangue rivolta le viscere, scava una nicchia amara nella gola. Boccheggia. Più forte. Nasconde la pistola, nasconde le lettere, nasconde la faccia. Strofina la mano contro la bocca, cerca di sentire l'odore e il calore lasciatole da Ivan Volkov. Il capitano con lo sguardo fisso nel buco di carne maciullato, come fosse niente. Ti stanno ricucendo Cortès. Ha detto così. Devi rimetterti in senso. Non tornerai a lavorare finché non riuscirai a fare le 30 flessioni. Ivan Volokov. Non riesce più a sentire quanto solida fosse quella stretta. Ringraziami restando viva. E non preoccuparti, torneremo tutti interi. Ivan Volokov.

Messaggio ricevuto da Zoe il giorno 08 Dicembre 2013 alle 21:23
on : cpad

( Dopo l'operazione che ha visto le quattro mani di Zoe e Marshall infilarsi nel tuo stomaco, dopo che sarai crollata a dormire sotto la luce forte e rovente della lampada che oscilla dal soffitto della sickbay, dopo tutto questo, t'avranno risistemata di nuovo sulla branda, facendo attenzione a non sballottarti troppo. Al risveglio qualcosa potrebbe pizzicarti una guancia: è l'angolo di un biglietto ripiegato in due parti precise. La carta è buona, profuma persino. La grafia è tonda, piccola, ordinata e meticolosa, se non fosse che quella sorta di lettera è piena zeppa di cancellature violente. )

Ciao Mol
Allora
Senti brutta stronz

Ciao,
nel senso: ben svegliata. Perchè immagino che ti sarai appena svegliata. Ho provato a ficcarti il biglietto tipo sotto al cuscino ma ti sei mossa e m'è venuto un infarto. Allora ho deciso di lasciarlo lì sul vassoietto, ma m'è salita l'ansia che non lo so, magari lo avrebbero portato via con l'altra roba, e alla fine non so ancora dove lo piazzerò, ma insomma, spero che tu possa trovarlo.

Oddio.
Improvvisamente mi assale il dubbio che tu non sappia leggere. Sai leggere, tu?
Spero che tu sappia legg
Senti, per chiedere, curiosità: mica sei analfab

 Mi auguro che la mia grafia sia comprensibile e che tu sappia leggere,
comunque in caso contrario non fa niente.
Nel senso che magari poi te lo dico a voce.
Il bello è che ancora non t'ho scritto niente, mi sta pure finendo il biglietto, porca zozza, non posso mica strapparne un altro, che magari tu lo butti o te lo mangi o, peggio,  non sai leggere.
Ricomincio tutto da capo. Scusa.
Ciao, Moloko.

Ti volevo solo dire se per caso ti va di essere un po' meno stronza.
Ti volevo solo dire che mi metti in diffic

Ti volevo dire mi dispiace se sono nata nel posto sbagliato, ma noi almeno c'abbiamo la Holo-Tv che prende tutti i canali
In realtà non ti volevo dire questo.
Non sono brava con le parole, nemmeno quelle scritte, faccio proprio pietà-barra-tenerezza-barrachissàcos'altro, vero?
Vabbè, visto che sono un mostro nel disegno, invece, te ne faccio uno per farti vedere come ho passato le mie ultime ore. 
Così magari ti senti un po' in colpa e la smetti di guardarmi come se fossi una cosa orribile. E così pure se non sai leggere, capisci lo stesso.
p.s: ti lascio il mio contatto cortex pad, se ti va di insultarmi anche quando non sono nei paraggi (segue contatto)


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