venerdì 8 agosto 2014

girls just want to have fun

Safeport, Baraccata
...08.2516

Il sole al tramonto, diventa una gigantesca rete da pesca, intrappola ogni angolo della baraccata prima di lasciare che il buio partorisca il peggio di questo 'verse. La piazzetta circolare dove si affacciano due bordelli e un saloon rinasce dentro le strigliate di vento che gonfiano la gonna rossa di Moloko, seduta su un tappeto logoro a gambe incrociate. Davanti a lei ci sono due vecchie conoscenze di Maracay; una è Marisol, pelle scura e una giungla di rasta, l'altra è Rosa, capelli biondi cortissimi, stretti da una fascia zebrata.

- Passami lo smalto, Rosa
- No quello rosso fa schifo
- Dammi quello nero
- Ma si sposano secondo te, Marisol?
- Eccheccazzoneso io, Tess alle cose semplici non ci arriva, è capace di complicarsi la vita anche quando lava i piatti.

Dopo qualche considerazione personale respinta con noia dal fumo di Cortès, le due si concentrano a farle domande più insistenti, con la voracità famelica di chi, neanche t'ascolta, ma ti seppellisce di tutta la merda che ha in testa.

- Quante volte riesce a fotterti in una notte?
- Anche a te quando è sbronzo ti sputa tra le gambe e ce lo infila per fare prima?
- Il cazzo è storto o dritto?
- Non è una cosa da sottovalutare Rosa ha ragione, il mio ragazzo lo tiene come una chiave inglese avvitata a destra.

Moloko è muta come una mummia. Gli occhi arrostisti dal sole e dal rum sono testimoni impotenti delle beccate furibonde di amiche invadenti e impazienti.

- Ora ve lo faccio conoscere, lo chiam..- la 'leafer non fa in tempo a finire la frase.

- Questo è il classico stronzo che si scopa le tipe e poi ti porta i fiori presi dalla spazzatura per dire che ama solo atte, quando puzza di fica lontano un chilometro. La conosco la canzone, te li prendi tutti uguali.

Marisol viene al sodo masticando una gomma appiccicosa mentre cerca di rimontare un revoler, lanciando a Rosa un'occhiata dubbiosa e poco serena.

- Siamo fidanzati è vero, cazzo. Vi dico che è vero - Cortès ha un viso avvilito e sconfitto  si mangiucchia tutte le unghie delle mani.

- Dimostracelo - cinguettano Marisol e Rosa sfarfallando le ciglia con malizia e accanimento, appollaiandosi come avvoltoi affamati, su un divano buttato sul ciglio del marciapiede.
Moloko le occhieggia inquietata, sarebbe meno ansiosa difronte a una giuria di corer. Mostra l'anello a forma di bomba a mano con le ali e una stella, lo piazza nell'aria con la paura vestita da sicurezza presuntuosa. Le due si guardano interdette. Il lampo nei loro occhi si è rabbuiato in una delusione che fa presto a tramutarsi in disprezzo

- E' una patacca
- Ma è un medico straccione?
- E' un medico senza soldi e tu ci fai pure un figlio? Sei stronza?

Moloko passa le mani in faccia respirando a bocca aperta come se fosse appena entrata in travaglio. Sembra sul punto di sparare in testa a entrambe ma scoppia a ridere alla maniera grottesca e arrogante dei pazzi. Sorride a singhiozzi afferrando il pad per far partire la chiamata.


E' quasi sera e Marshall Lee sta lavorando pensa, forse alle sue amiche non piacerà, o piacerà troppo, in entrambi i casi è una pessima notizia.
La faccia del 'buller riempie lo schermo, ha un sopracciglio alzato, una mano poggiata sulla tempia, due dita sotto lo zigomo trattengono una sigaretta consumata. Dal modo in cui stringe gli occhi si direbbe seccato. Dall'altro capo, c'è Marisol che spalanca gli occhi verdi e si alza la maglietta per fargli vedere un reggiseno di brillanti e paillettes, Rosa, riesce a malapena a infilare la testa tra la spalla e il collo dell'amica per salutarlo. Cortès chiude la chiamata in faccia al compagno per gelosia e precauzione.

- fingo che mi sono rotta una caviglia e mentre mi visita gli metto una mano nei pantaloni? - suggerisce Marisol che fino a due secondi fa, aveva detto peste e corna del 'buller

Cortès scatta sulle ginocchia e afferra un pugno di rasta trascinandoli fino al cemento, coperto dalla stoffa sfilacciata del tappeto, macinando la faccia della 'leafer. Ci mette un attimo a spaccarle i denti.

- quello da cui vuoi andare a fare la zoccola... è l'uomo mio. Non è mio marito, non ci siamo sposati. E' l'uomo mio. Hai presente le cazzate sul lasciare libero chi ti ama si? Se le tiene presente allora te le devi pure dimenticare, non è questo il caso. La prossima volta che sbagli a parlare i tuoi genitori ti porteranno i fiori al camposanto. 


Gli occhi di Moloko si iniettano di sangue, brillando in una rabbia insicura e instabile. Rosa si alza pettinando i capelli con dolcezza sfatta, è rimasta zitta e in disparte per tutto il tempo. La violenza è rimbalzata contro il petto di cemento, ma una cosa le è rimasta incastrata in gola, una cosa che sembra destare più timori di quanto un labbro spaccato e due incisivi rotti abbiano fatto.

- fai battezzare tuo figlio, LokoTess.

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